venerdì 30 gennaio 2015

La fine di Meghnada, il futuro e altre cose...

Abbiamo concluso la campagna di Meghnada. Eh già. Dopo anni di lotte, turni e pause lunghissime, abbiamo scritto il capitolo finale della campagna con un fragoroso scontro ALL vs ALL da 5000 punti a testa. Con LoW, regole speciali e chi più ne ha più ne metta. Vorrei che ascoltaste questa canzone, mentre leggete. Un po' scassaballe, forse, ma è quello che ci vuole.


Le mie considerazioni. Come game master, è stata un'esperienza del tutto nuova per me. Era la prima campagna che organizzavo e le cose da pensare, sistemare o anche solo da considerare erano tante. A conti fatti, credo che a livello di puro gioco, non sia stata molto esaltante, aldilà del giocare le partite in sè. La parte che mi è piaciuta è il background, o meglio, il modo in cui lo abbiamo plasmato.

Ogni giocatore è partito con un bg ed ha avuto modo di espanderlo nel corso della campagna: c'è stato chi da eroe del popolo si è spinto fino ai confini dell'eresia, c'è stato chi, animato da giusta furia, non ha ceduto di un millimetro dalla propria ideologia. C'è stato chi ha recuperato manufatti del tempo prima dell'uomo e c'è stato chi ha scavato nel pianeta come un verme nella mela.

Questa campagna, a mio avviso, ha lasciato noi giocatori più ricchi di idee di quante ne avessimo prima di iniziarla. È come se, partendo da un singolo seme, noi fossimo stati in grado di far germogliare e crescere la pianta del background, carica di frutti succosi. Meghnada è stato il punto originario di moltissime delle cose a venire, il nostro piccolo Big Bang hobbistico. Del resto, ora io mi sento obbligato a costruire un Signore dello Sciame, visto che la mia bioflotta è riuscita a recuperare le gemme delle sue osteosciabole. Potremmo parlare anche del colossale Frammento dell'Elysium che abbiamo creato appositamente per la battaglia finale, oppure dell'Inquisitore e della sua squadra della Guarnigione della Morte appositamente pitturati per il finale. Ma potremmo parlare anche della più umile basetta di scarabei, dei proxing in polistirolo o cartoncino (e dei biotitani autocostruiti, ma questa è un'altra storia)... Da qualunque punto io guardi l'esperienza di Meghnada (a parte per la ripetitività delle partite, visto che giocavamo con le missioni standard), vedo solo benefici. Vedo solo ricchezza accumulata. E tanta voglia di provare cose nuove.
Il prossimo futuro sarà incentrato su piccole campagne narrative. In una sarò un semplice giocatore, mentre in un'altra sarò anche game master. Il lontano futuro, invece, ha come obiettivo una nuova campagna "grande". Molte cose, regole comprese, sono tutt'ora in elaborazione. E non sono solo io ad occuparmene, anzi. Le regole le stiamo scrivendo tutti, in qualità di giocatori. Il mio più grande desiderio da game master, è quello di creare una campagna che non abbia bisogno del totale controllo del game master. Una campagna "autogestita", in cui è il sistema di gioco a fornire variabilità e libertà e non la decisione di una sola persona. In una campagna del genere il game master dovrebbe essere più un supporto dei giocatori che il dio del mondo di gioco. Una campagna in cui se due giocatori decidono di allearsi, possono farlo senza necessitare di un'autorizzazione. Una campagna in cui se due giocatori vogliono giocare uno scenario speciale, per rappresentare una situazione dei loro rispettivi background, possono farlo senza farsi troppi problemi.

Naturalmente tutto questo è possibile solo se si è in un gruppo di giocatori onesti, che si rispettano a vicenda e che rispettano il diritto altrui al divertirsi. E questo è il gruppo che è uscito da Meghnada. I Necron avranno pure vinto la campagna (con grande distacco sugli altri, oltretutto), ma ogni armata ha avuto la sua piccola vittoria, così come ogni giocatore può considerarsi vincitore. Non perchè ha più territori di un altro, ma perchè ha saputo collaborare con gli altri nel creare un'esperienza migliore per tutti. E questo è raro, soprattutto di questi tempi.

Altre cose? Beh, parliamo un po' dei miei ultimi acquisti. Ovvero, delle due tornate di miniature che ho preso negli ultimi 7 mesi! Beh, ho preso un po' di roba per il Culto. Genoraptor, Cataciani, Ghoul delle Cripte... L'idea di portare avanti un'armata del Culto, parallela alla mia armata Tiranide, è qualcosa che in pochi giocatori possono avere il privilegio di fare. I Servi e i Signori, due facce della stessa medaglia. Capirete che gli sviluppi narrativi possono essere molteplici...
Di recente invece, ho preso la scatola Deathstorm. 100€ spesi molto bene a mio avviso, sebbene gli Angeli Sanguinari non mi interessino più di tanto (sebbene li abbia sempre trovati fichi e possieda un Astaroth il Tetro magnificamente dipinto da mio fratello). Ricapitoliamo: un Broodlord (che di fatto è diventato il Patriarch del mio Culto), 8 Genoraptor, 3 Tiranidi Guerrieri (nuovo kit, ridisegnati e con le osteospade) e un Carnefice. Un bel po' di roba, che anche solo modellisticamente stimola parecchio la mia immaginazione (vedrete, vedrete... ho un solo indizio per voi ed è "Odino" XD). Una cosa che sono intenzionato a fare è provare la mini campagna allegata alla scatola. Così, tanto per. Mi riporta molto indietro nel tempo, a quando da giovine sedicenne comprai la scatola della Battaglia di Macragge, con le sue missioncine fuffissime e tre modelli in croce. Poi vabbè, i ricordi di me che pitto i Genoraptor mentre ascolto "Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band" dei Beatles non hanno prezzo.