martedì 21 ottobre 2014

Deserto Natalizio

I deserti sono un posto molto interessante. Erano praterie, una volta. Succede che, a causa di cambiamenti climatici, su certe aree l'umidità relativa dell'aria non raggiunga più frequentemente il 100%. In pratica, la pioggia cade sempre più di rado. Non soffiano più brezze dal mare, già umide, ma circola solo aria secca.
Ad un certo punto, non piove nemmeno più o, se lo fa, capita in rare occasioni. Però l'aria continua comunque ad assorbire umidità. Nel giro di qualche secolo, tutta l'umidità è stata assorbita. La vita, sia vegetale che animale, si riduce paurosamente.

E la sabbia? Da dove viene la sabbia? Prendete del terreno qualsiasi. Lasciatelo asciugare. Lasciatelo seccare. Si sbriciolerà, in parti di varie dimensioni, tra cui di sicuro almeno una è sabbia. Immaginate venti secchi, che privano di umidità qualsiasi cosa. Immaginate queste particelle piccolissime, appena visibili che, in virtù della loro leggerezza, iniziano a volare. E si schiantano contro le rocce. Succede una volta? La roccia è uguale. Dopo secoli di milioni di urti al giorno, la roccia tende a scomparire. Polverizzata, resa sabbia e ciottoli. Quindi, ecco altra sabbia in circolazione, finchè tutto ciò che ha forma non viene ridotto a granuli, polvere e altre frazioni non visibili.

La sabbia distrugge, quindi. Però, poniamo di avere qualcosa immerso nella sabbia. Se è immerso, non subisce gli urti originati dal vento, giusto? E abbiamo detto prima che il deserto è un ambiente molto secco.

Insomma, questo qualcosa avrebbe delle ottime probabilità di conservarsi in buono stato, no? Anche per millenni, dico. Al massimo, diciamo che per gravità può continuare a sprofondare nella sabbia, soprattutto se magari è una cosa molto grande. Poi, appena raggiunge uno strato di rocce magmatiche intrusive, dette talvolta "plutoni", talvolta "graniti", la discesa si ferma. E potenzialmente, potrebbe non muoversi più di lì per millenni. Bisognerebbe proprio andarlo a cercare per trovarlo, eh.

Tutto ciò per dire cosa? Che i deserti sono posti molto antichi e che i deserti nascondono segreti.


Soon
XMas 2014

domenica 5 ottobre 2014

Planetary Empires: Meghnada [T4] - FOR THE WIN, MOTHERFUCKERS!!!

Perchè chi l'ha duro, lo vince. (...eh?)

Nonostante l'assenza prolungata e l'immane ritardo, ecco il resoconto di ciò che è successo nell'ultimo turno di Meghnada. Un turno infinito, ma molto interessante.

CAVALIERI DI ULTRAMAR
Hanno attaccato lo Spazioporto dei Tiranidi (MAN01), hanno vinto, l'hanno conquistato ma l'hanno dovuto cedere ai Necron! Il secondo attacco è stato portato al Bastione Comando dei Soli Blu (OUT02), ma qui sono stati sconfitti.

NECRON
Pronti via, anche i Necron hanno attaccato lo Spazioporto Tiranide (MAN01), vincendo, conquistando e mantenendolo spareggiando con i Cavalieri di Ultramar. Non paghi di questo sgarro, hanno attaccato un paio di volte un simpatico territorio dei Cavalieri, alle porte del Formicaio (ZAN01). Risultato? Conquistato!

SOLI BLU
Dopo un infruttuoso attacco allo Spazioporto degli eretici Cavalieri di Ultramar (che il Warp se li porti), i Soli Blu sono riusciti a strappare il Manufactorum dei Tiranidi (OUT03). Un ulteriore assalto alla Stazione Energetica tiranide, nonostante la vittoria, non porta nessun nuovo territorio.

TIRANIDI
Dopo la mistica vittoria in quel di Gnelkarth (l'evento specialo!), che ha garantito alla Flotta Alveare un nuovo territorio che fu dei Soli Blu (GNE04), i Tiranni dell'Alveare sono stati costretti a riportare notizie un po' meste alla loro Regina Norna. Un feroce e imprevisto assalto al Formicaio si è risolto in un nulla di fatto e, nonostante la conquista di un Manufactorum che fu dei Necron (SYL03), la mancata conquista del Bastione Comando dei Soli Blu ha depresso l'intera Flotta Alveare.

Quindi, come stiamo messi a territori?
  • CAVALIERI DI ULTRAMAR: 11 territori
  • NECRON: 15 territori
  • SOLI BLU: 10 territori
  • TIRANIDI: 8