mercoledì 6 maggio 2015

Gaunt's Anatomy - 3°C all'Ombra (del Warp)

I progressi. Queste entità così misteriose. Collezioni miniature per anni, le monti e poi...le lasci lì. Ed ecco che, spinto da una certa qual voglia, ti dici "ora le primeggio". E così, decine di pipotti e bestiacce fatti di grigia plastica acquisiscono una tinta nera uniforme. Dicono che il nero smagrisce.
E possono pure restare così per anni, perchè lo sforzo di primeggiare è secondo solo allo sforzo di montare i modelli. Non stavolta, bitchez.

 
A questo giro, ho usato lo spray. Non è la prima volta che lo faccio e non sarà nemmeno l'ultima, visto che mi aspetta un'ulteriore tornata di modelli... Ma cosa ho primeggiato quindi oggidì?


Praticamente, il 97% di ciò che mi restava da primeggiare. 16 genoraptor, un po' di Ibridi Accoliti, i Marine della Guarnigione della Morte, il Vecchio Occhio Solo e il Trigone. Naturalmente, ci sono delle rifiniture da fare, perchè lo spray è veloce, ma non copre ovunque. Inoltre alcuni Accoliti devo ancora sprayarli perchè gli mancavano le parti in materia verde (essenzialmente, il collo). I Neofiti, necessitando dello spray bianco (e anche loro di rifiniture di materia verde), sono rimandati alla prossima volta. A conti fatti, mancano le teste del Trigone/Mawloc, lo Spawn of Cryptus, il Magus e una basetta di Sciami Sventratori. O forse più di una, non ricordo.


Beh, a voler ben vedere, ci sono dei modelli di cui mi sono "temporaneamente dimenticato per vedere se eravate attenti". Parlo dei Tiranidi Guerrieri della scatola Deathstorm. Voi direte, butta male perchè i Guerrieri sucano forte e duro di recente, ma io rispondo in malo modo e inizio a sventolarvi le loro osteospade sotto al naso. Perchè questo è il loro spazio e loro vi bucano.

Citazioni dei Griffin a parte, ho raggiunto un accordo stimolante con il me stesso medesimo. Non comprerò altri Tiranidi fino a che non avrò completato quelli che ho (salvo eccezioni particolari), e una volta che ciò sarà avvenuto (spero entro la fine dell'anno!) mi concederò di acquistare un Malantropo. Perchè è figo e perchè ha un suo perchè. Questo vuol dire che non comprerò, come invece stavo preventivando, la scatola di Zoantropi/Velenotropi. Rimane comunque nelle cose da pigliare.


Per concludere, un bel close up sfocato sulle chele del Vecchio Occhio Solo. Si, sono invertite. Si, sono quelle della Tervigone. Essendo più grosse, si prestano decisamente meglio a dare imponenza al modello.

Il prossimo episodio si intitolerà "Lictor: Impossible - 4°C all'Ombra (del Warp)". Conterrà dei Lictor? No. Del resto, questo post mica conteneva dei Gaunt!

domenica 3 maggio 2015

Shadow of the Colossus - 2°C all'Ombra (del Biotitano) (del Warp)

Vediamo, spendere o non spendere 242£? Anzi, a ben vedere, 484£?

Nah.

Meglio divertirsi, no? Bene, fu così che, spinto dallo spirito del risparmio e del divertimento, mi sono imbarcato in questa avventura. Costruire da solo due biotitani.


Ierofante e Harridan (o Megera, come la traduzione italiana vorrebbe). Una potenza devastante sul campo di battaglia, che a partire dall'uscita di Escalation sono pure Lords of War e quindi utilizzabili nelle normali partite di WH40K. Certo, magari all'avversario gli viene un colpo a vederseli di fronte così (soprattutto lo Ierofante, per il quale ci vogliono cose al livello dei Primarchi), quindi siate gentili e informatelo prima. Le loro regole sono spare un po' ovunque, tuttavia le versioni più recenti sono senza ombra di dubbio quelle della seconda edizione dell'Imperial Armour 4: The Anphelion Project. Usate quelle, soprattutto perchè danno delle opzioni mica male per lo Ierofante (un'arma con Skyfire, gittata 48", forza 7 non è proprio da buttare se si vuole abbattere quei fastidiosi volanti con la corazza di cartapesta). Cercando bene per la Rete, si trovano persone che hanno costruito da sole dei biotitani. C'è chi se li è inventati di sana pianta, ma anche chi ha prodotto delle repliche fedeli. Va detto che, finora, mi è capitato di vedere solo Ierofanti autocostruiti e non Harridan. I metodi applicati sono svariati, tuttavia ci sono dei punti in comune, che ho prontamente applicato ai miei progetti.

Partiamo dallo Ierofante, che tra i due biotitani è quello che ho portato più avanti. Dell'Harridan parleremo in futuro.


Come scheletro ho utilizzato uno di quegli appendiabiti fatti solamente di ferro. L'ho aperto e poi, con la forza bruta e qualche misura spannometrica, l'ho piegato in modo da riprodurre la forma generale. Il passo successivo è stato creare la massa del corpo. Con un'abbondante quantità di carta stagnola (altre persone hanno usato materiali differenti, come stucchi, das e via dicendo) ho creato la ciccia. È una tecnica che ho visto applicare anche a cose ben più grandi, con buoni successi: la carta stagnola una volta piegata rimane in posa, non necessita di tempi d'asciugatura ed è sufficientemente solida. Qualche goccia di colla a caldo qua e là giusto per fissarla definitivamente et voilà!


Il passo successivo è quello di sigillare il tutto. Per farlo, ho seguito due fasi: la prima consisteva nell'applicare uno strato di scotch carta su tutto il modello, la seconda invece prevedeva rivestire il tutto con uno strato di carta igienica mischiata a colla vinilica diluita. Questa, di fatto, è la pelle del modello. Non sarà liscia come avrebbe potuto essere con altre tecniche, però permetterà di aggiungere tridimensionalità una volta dipinta. Da questo punto in avanti il modello assomiglia già parecchio al prodotto definitivo in quanto a forma, bisogna incominciare ad aggiungere gli elementi caratterizzanti, ovvero scaglie, testa e armi. Sono partito dalle scaglie, anche se, col senno di poi, avrei fatto meglio a realizzare prima tutte le costole. Poco male, non è un danno irreparabile.


Le scaglie sono fatte di cartoncino leggero (quello delle scatole GW va più che bene). Siccome il mio Ierofante non è inarcato quanto quello vero, ho dovuto cambiare un po' dimensioni e forme, ma il concetto rimane quello. Per amor di rapidità, per incollare il tutto ho usato la colla a caldo. Siccome avrei dovuto adoperare a brevissimo il bestio nella partita conclusiva di Meghnada II, ho incollato solamente le scaglie sulla schiena, in modo da poter posizionare tranquillamente la testa. Testa che ho ricavato da un avanzo del mio carnefice, con piccola aggiunta di cartoncino per le lame laterali. Come dimensione in effetti sarebbe troppo piccola, è solo che la testa avanzata dal Tirannofex l'avevo già adoperata per il Mawloc, quindi...


L'ultimo tocco che ho aggiunto sono state le ciminiere sul dorso, realizzate con un coso di plastica. Non mi viene come descriverlo, accontentatevi! I passi successivi saranno completare le scaglie (mancano coda e zampe) e fare le costole, per le quali potrei considerare l'utilizzo improprio della colla a caldo...


Nel prossimo post, intitolato "Gaunt's Anatomy - 3°C all'Ombra (del Warp)", vedremo finalmente i pennelli in azione!

giovedì 30 aprile 2015

A Song of Ice and Genovasca - 1°C all'Ombra (del Warp)

No, a me di Game of Thrones fregancazzo, però ho deciso di inaugurare questa nuova rubrica di modellizmo usando titoli di telefilm/saghe/cose che piacciono alla gente. Così mi diverto a storpiarne i titoli con riferimenti tiranidosi. E siccome "Estate Iz Comin'", e tra poco tutto si misurerà in gradi all'ombra, anche questa rubrica si misurerà in gradi all'Ombra. Del Warp, ovviamente. Nei primi post raccoglierò un po' ciò che è stato fatto, poi mi concentrerò sul fare vero e proprio.

Bene bene, cosa abbiamo qui? Partiamo innanzitutto dal Culto.
Piccola premessa: ho aperto un ulteriore blog, dedicato esclusivamente al Culto, in lingua inglese. Le cose andranno così: il blog Tiranide occasionalmente ospiterà info sul mio Culto, e il blog del Culto occasionalmente ospiterà info sui miei Tiranidi. È da anni che sogno di aprire un blog in inglese e a questo punto mi sono detto: perchè no? Per ora il blog del Culto è ancora vuoto...

Modificare e montare i modelli del Culto mi ha tenuto impegnato per circa 10 mesi, quasi un parto. Nel frattempo scrivevo e riscrivevo (e non ho ancora finito!) un Codex per giocarlo in settima. Diamo quindi una rapida occhiata ai modelli di punta, ovvero gli Ibridi Accoliti e Neofiti!



Gli Accoliti, Ibridi di 3a generazione, sono stati realizzati con teste e talvolta, mani e braccia dei Ghoul delle Cripte, mentre il corpo è dei Cataciani (escluso un torso di Cadiani). Le armi sono in prevalenza dei Cataciani, più qualche arto di esploratore degli Space Marine. Sono necessari ancora alcuni ritocchi alle loro teste, visto che non hanno collo... La materia verde supplirà a questa mancanza.


I Neofiti sono Ibridi di 2a generazione e sono più genoraptor che umani. Perciò, per loro ho usato il corpo dei Ghoul e braccia e teste dei geno. Alcuni sono dotati di pistola, in questo caso il braccio proviene dall'arto col lanciaculei dei Termagant (ho decine e decine di quelle braccia).


Naturalmente anche qui sono necessari interventi di materia verde: finiture, fessure...tutta roba ancora da fare!

Ma cos'è un Culto senza il suo capo e i suoi prediletti?


Tra i Geno che ho comprato e quelli della scatola di Shield of Baal, è andata a finire che ne ho 16 in più di prima. Montarli tutti è stato massacrante...hanno troppi arti!


Eccolo qua, lo Spawn of Cryptus. La sua basetta era figa, si, ma quell'ovale mi turbava. Quindi, ho preferito usare una delle nuove basettone tonde. Sulla quale stenderò una generosa mano di effetto acqua, una volta pittata.

Infine, last but not least, il Magus!


Ho una sola cosa da dire: Cthulhu Ftaghn!

Passiamo ai Tiranidi veri e propri adesso.


Il Flyrant è semi-pittato. Uno degli obiettivi di questa rubrica è completarlo. Quindi occhio.

Tra i modelli di Deathstorm c'era un Carnefice, con il quale ho sfogato un mio vecchio desiderio:


Il caro, Vecchio Occhio Solo! Le chele sono quelle avanzate dalla Tervigone, solo però girate (come nel vero Old One Eye). La basetta è quella che apparteneva al Dreadnought di Deathstorm. Ho dei progetti interessanti anche per lei, vedrete...

Ci sarebbero ancora il Trigone/Mawloc e altri millemila Termagan/Hormagaunt da pittare... Ehm ehm...

Ma passiamo a visionare uno dei progetti collaterali su cui ho lavorato l'estate scorsa (e che ho ripreso proprio in onore di questa rubrica)... La Guarnigione della Morte!



In ordine: Falci dell'Imperatore, Templari Neri, Ultramarine (il modello è un Veterano della Prima Guerra Tiranide), Salamandre, Soli Blu (eh eh!) e Charcarodons. Sono stati usati nella partita finale di Meghnada...e la loro odissea non è ancora giunta al termine! Intanto, si beccheranno dei rinforzi.


In gran parte, si tratta di Marine provenienti da Oscura Vendetta, anche se il Capitano Terminator qui presente viene da Deathstorm. Quando mai mi capiterà di trovare un altro spallaccio della Guarnigione della Morte per Terminator?!? Per il resto, su di loro ho la bocca cucita.

In chiusura, il meglio del meglio. Il top della gamma, full-optional.


Lego Imperial Knight. Genoraptor mostrato solo per confronto, non incluso nel kit.

Bene, noi ci rivediamo prossimamente, con il post #2, intitolato "Shadow of the Colossus - 2°C all'Ombra del Biotitano (del Warp)".

lunedì 20 aprile 2015

15.000


Quasi 5 anni, 15000 visualizzazioni. In media, 3000 all'anno.

Il discorso poi è sempre quello eh. Ogni tanto il blog si ferma, poi riparte a tuono per qualche mese e poi di nuovo fermo. La continuità non è il mio forte, lo ammetto. Anche nel modellismo è lo stesso. Ma ora come ora ci sono un paio di progettini mica male, sia per il Culto dei Genoraptor (grandi novità qui) che per la mia classica armata tiranide.

Penso che potrei riprendere una rubrica stile "Una Settimana da Genovasca", cambiando il nome però. Ho già in mente invece una piccola rubrica di "tattica" (cioè...almeno ci provo, ecco). Tipo che qualche mese fa ho letto per davvero le regole della settima edizione (non così terribile come temevo all'inizio, un paio di cose mi sembrano ancora ingiuste ma pazienza) e di recente ho recuperato tutte le regole degli attuali Tiranidi (robe della Shield of Baal: Leviathan). Ora ho pure pensato "ehi, tutti quanti qui leggono i codex degli altri, forse mi conviene fare lo stesso invece che apprendere sul campo di battaglia". Come 007 faccio schifo.

Sebbene al momento sia parecchio concentrato su un paio di avventure di Sine Requie (se non lo conoscete, giocateci), la mia mente non può fare a meno di creare storie, personaggi e situazioni per il NOSTRO universo di WH40K. Per esempio, molto background per la futura campagna di Planetary Empires. C'è molto da fare per dare finalmente spessore a un mondo...

In alto gli artigli falcati!

sabato 18 aprile 2015

Meghnada - Finale Tiranide

- Spazio - da qualche parte nella Frangia Orientale

La Mente era a posto.

Biomassa?
Check.
Gemme per le Osteosciabole?
Check.
Nuova Nave Alveare?
Check.
Nuove strategie?
Check.
Nuovo, gustosissimo DNA di Astartes?
Check.



Un vago senso di frustrazione, tuttavia, pervadeva parte della Coscienza Collettiva. L'investimento fatto per combattere su Meghnada II era stato ripagato con qualcosina extra, ma si poteva fare di più. In fondo, la Bahamuth era solo un'orfana, non possedeva la stessa cieca ferocia della sua progenitrice nè le stesse dimensioni. Non si poteva permettere sconfitte totali, di conseguenza anche solo prolungare la propria esistenza era un risultato positivo. Vivere ancora significa avere ancora delle possibilità.

La Nave Alveare nata su Meghnada II raggiunse il resto della sua bioflotta in un paio di anni. Sul suo percorso si nutrì di piccoli pianetini e lune, senza grosse difese o addirittura senza forme di vita senzienti ad intralciare il suo cammino. Il giusto necessario per la traversata, per ricostruire le proprie nidiate e per crescere di dimensioni. Una volta raggiunta la bioflotta, in ibernazione nel vuoto cosmico, la Mente dell'Alveare mise a fuoco un nuovo obiettivo, un nuovo pianeta.

Un nuovo Richiamo era infine giunto.
La Risposta non si sarebbe fatta attendere.

venerdì 30 gennaio 2015

La fine di Meghnada, il futuro e altre cose...

Abbiamo concluso la campagna di Meghnada. Eh già. Dopo anni di lotte, turni e pause lunghissime, abbiamo scritto il capitolo finale della campagna con un fragoroso scontro ALL vs ALL da 5000 punti a testa. Con LoW, regole speciali e chi più ne ha più ne metta. Vorrei che ascoltaste questa canzone, mentre leggete. Un po' scassaballe, forse, ma è quello che ci vuole.


Le mie considerazioni. Come game master, è stata un'esperienza del tutto nuova per me. Era la prima campagna che organizzavo e le cose da pensare, sistemare o anche solo da considerare erano tante. A conti fatti, credo che a livello di puro gioco, non sia stata molto esaltante, aldilà del giocare le partite in sè. La parte che mi è piaciuta è il background, o meglio, il modo in cui lo abbiamo plasmato.

Ogni giocatore è partito con un bg ed ha avuto modo di espanderlo nel corso della campagna: c'è stato chi da eroe del popolo si è spinto fino ai confini dell'eresia, c'è stato chi, animato da giusta furia, non ha ceduto di un millimetro dalla propria ideologia. C'è stato chi ha recuperato manufatti del tempo prima dell'uomo e c'è stato chi ha scavato nel pianeta come un verme nella mela.

Questa campagna, a mio avviso, ha lasciato noi giocatori più ricchi di idee di quante ne avessimo prima di iniziarla. È come se, partendo da un singolo seme, noi fossimo stati in grado di far germogliare e crescere la pianta del background, carica di frutti succosi. Meghnada è stato il punto originario di moltissime delle cose a venire, il nostro piccolo Big Bang hobbistico. Del resto, ora io mi sento obbligato a costruire un Signore dello Sciame, visto che la mia bioflotta è riuscita a recuperare le gemme delle sue osteosciabole. Potremmo parlare anche del colossale Frammento dell'Elysium che abbiamo creato appositamente per la battaglia finale, oppure dell'Inquisitore e della sua squadra della Guarnigione della Morte appositamente pitturati per il finale. Ma potremmo parlare anche della più umile basetta di scarabei, dei proxing in polistirolo o cartoncino (e dei biotitani autocostruiti, ma questa è un'altra storia)... Da qualunque punto io guardi l'esperienza di Meghnada (a parte per la ripetitività delle partite, visto che giocavamo con le missioni standard), vedo solo benefici. Vedo solo ricchezza accumulata. E tanta voglia di provare cose nuove.
Il prossimo futuro sarà incentrato su piccole campagne narrative. In una sarò un semplice giocatore, mentre in un'altra sarò anche game master. Il lontano futuro, invece, ha come obiettivo una nuova campagna "grande". Molte cose, regole comprese, sono tutt'ora in elaborazione. E non sono solo io ad occuparmene, anzi. Le regole le stiamo scrivendo tutti, in qualità di giocatori. Il mio più grande desiderio da game master, è quello di creare una campagna che non abbia bisogno del totale controllo del game master. Una campagna "autogestita", in cui è il sistema di gioco a fornire variabilità e libertà e non la decisione di una sola persona. In una campagna del genere il game master dovrebbe essere più un supporto dei giocatori che il dio del mondo di gioco. Una campagna in cui se due giocatori decidono di allearsi, possono farlo senza necessitare di un'autorizzazione. Una campagna in cui se due giocatori vogliono giocare uno scenario speciale, per rappresentare una situazione dei loro rispettivi background, possono farlo senza farsi troppi problemi.

Naturalmente tutto questo è possibile solo se si è in un gruppo di giocatori onesti, che si rispettano a vicenda e che rispettano il diritto altrui al divertirsi. E questo è il gruppo che è uscito da Meghnada. I Necron avranno pure vinto la campagna (con grande distacco sugli altri, oltretutto), ma ogni armata ha avuto la sua piccola vittoria, così come ogni giocatore può considerarsi vincitore. Non perchè ha più territori di un altro, ma perchè ha saputo collaborare con gli altri nel creare un'esperienza migliore per tutti. E questo è raro, soprattutto di questi tempi.

Altre cose? Beh, parliamo un po' dei miei ultimi acquisti. Ovvero, delle due tornate di miniature che ho preso negli ultimi 7 mesi! Beh, ho preso un po' di roba per il Culto. Genoraptor, Cataciani, Ghoul delle Cripte... L'idea di portare avanti un'armata del Culto, parallela alla mia armata Tiranide, è qualcosa che in pochi giocatori possono avere il privilegio di fare. I Servi e i Signori, due facce della stessa medaglia. Capirete che gli sviluppi narrativi possono essere molteplici...
Di recente invece, ho preso la scatola Deathstorm. 100€ spesi molto bene a mio avviso, sebbene gli Angeli Sanguinari non mi interessino più di tanto (sebbene li abbia sempre trovati fichi e possieda un Astaroth il Tetro magnificamente dipinto da mio fratello). Ricapitoliamo: un Broodlord (che di fatto è diventato il Patriarch del mio Culto), 8 Genoraptor, 3 Tiranidi Guerrieri (nuovo kit, ridisegnati e con le osteospade) e un Carnefice. Un bel po' di roba, che anche solo modellisticamente stimola parecchio la mia immaginazione (vedrete, vedrete... ho un solo indizio per voi ed è "Odino" XD). Una cosa che sono intenzionato a fare è provare la mini campagna allegata alla scatola. Così, tanto per. Mi riporta molto indietro nel tempo, a quando da giovine sedicenne comprai la scatola della Battaglia di Macragge, con le sue missioncine fuffissime e tre modelli in croce. Poi vabbè, i ricordi di me che pitto i Genoraptor mentre ascolto "Sgt. Peppers Lonely Hearts Club Band" dei Beatles non hanno prezzo.