domenica 3 maggio 2015

Shadow of the Colossus - 2°C all'Ombra (del Biotitano) (del Warp)

Vediamo, spendere o non spendere 242£? Anzi, a ben vedere, 484£?

Nah.

Meglio divertirsi, no? Bene, fu così che, spinto dallo spirito del risparmio e del divertimento, mi sono imbarcato in questa avventura. Costruire da solo due biotitani.


Ierofante e Harridan (o Megera, come la traduzione italiana vorrebbe). Una potenza devastante sul campo di battaglia, che a partire dall'uscita di Escalation sono pure Lords of War e quindi utilizzabili nelle normali partite di WH40K. Certo, magari all'avversario gli viene un colpo a vederseli di fronte così (soprattutto lo Ierofante, per il quale ci vogliono cose al livello dei Primarchi), quindi siate gentili e informatelo prima. Le loro regole sono spare un po' ovunque, tuttavia le versioni più recenti sono senza ombra di dubbio quelle della seconda edizione dell'Imperial Armour 4: The Anphelion Project. Usate quelle, soprattutto perchè danno delle opzioni mica male per lo Ierofante (un'arma con Skyfire, gittata 48", forza 7 non è proprio da buttare se si vuole abbattere quei fastidiosi volanti con la corazza di cartapesta). Cercando bene per la Rete, si trovano persone che hanno costruito da sole dei biotitani. C'è chi se li è inventati di sana pianta, ma anche chi ha prodotto delle repliche fedeli. Va detto che, finora, mi è capitato di vedere solo Ierofanti autocostruiti e non Harridan. I metodi applicati sono svariati, tuttavia ci sono dei punti in comune, che ho prontamente applicato ai miei progetti.

Partiamo dallo Ierofante, che tra i due biotitani è quello che ho portato più avanti. Dell'Harridan parleremo in futuro.


Come scheletro ho utilizzato uno di quegli appendiabiti fatti solamente di ferro. L'ho aperto e poi, con la forza bruta e qualche misura spannometrica, l'ho piegato in modo da riprodurre la forma generale. Il passo successivo è stato creare la massa del corpo. Con un'abbondante quantità di carta stagnola (altre persone hanno usato materiali differenti, come stucchi, das e via dicendo) ho creato la ciccia. È una tecnica che ho visto applicare anche a cose ben più grandi, con buoni successi: la carta stagnola una volta piegata rimane in posa, non necessita di tempi d'asciugatura ed è sufficientemente solida. Qualche goccia di colla a caldo qua e là giusto per fissarla definitivamente et voilà!


Il passo successivo è quello di sigillare il tutto. Per farlo, ho seguito due fasi: la prima consisteva nell'applicare uno strato di scotch carta su tutto il modello, la seconda invece prevedeva rivestire il tutto con uno strato di carta igienica mischiata a colla vinilica diluita. Questa, di fatto, è la pelle del modello. Non sarà liscia come avrebbe potuto essere con altre tecniche, però permetterà di aggiungere tridimensionalità una volta dipinta. Da questo punto in avanti il modello assomiglia già parecchio al prodotto definitivo in quanto a forma, bisogna incominciare ad aggiungere gli elementi caratterizzanti, ovvero scaglie, testa e armi. Sono partito dalle scaglie, anche se, col senno di poi, avrei fatto meglio a realizzare prima tutte le costole. Poco male, non è un danno irreparabile.


Le scaglie sono fatte di cartoncino leggero (quello delle scatole GW va più che bene). Siccome il mio Ierofante non è inarcato quanto quello vero, ho dovuto cambiare un po' dimensioni e forme, ma il concetto rimane quello. Per amor di rapidità, per incollare il tutto ho usato la colla a caldo. Siccome avrei dovuto adoperare a brevissimo il bestio nella partita conclusiva di Meghnada II, ho incollato solamente le scaglie sulla schiena, in modo da poter posizionare tranquillamente la testa. Testa che ho ricavato da un avanzo del mio carnefice, con piccola aggiunta di cartoncino per le lame laterali. Come dimensione in effetti sarebbe troppo piccola, è solo che la testa avanzata dal Tirannofex l'avevo già adoperata per il Mawloc, quindi...


L'ultimo tocco che ho aggiunto sono state le ciminiere sul dorso, realizzate con un coso di plastica. Non mi viene come descriverlo, accontentatevi! I passi successivi saranno completare le scaglie (mancano coda e zampe) e fare le costole, per le quali potrei considerare l'utilizzo improprio della colla a caldo...


Nel prossimo post, intitolato "Gaunt's Anatomy - 3°C all'Ombra (del Warp)", vedremo finalmente i pennelli in azione!

Nessun commento:

Posta un commento